La riabilitazione del pavimento pelvico



Le fughe di urina e di feci non sono più un tabù!

Il pavimento pelvico rappresenta la struttura di chiusura inferiore della cavità addominale: è caratterizzato da una componente di supporto muscolare e legamento. I muscoli che formano il pavimento pelvico vanno dal pube all’osso sacro e sono attraversati da uretra, vagina e retto.

Questa importante rete di muscoli esegue una serie di compiti determinanti, come ad esempio il sostegno di organi vitali (la vescica, l’utero, l’intestino) ed il mantenimento della continenza.

L’alterata funzione del pavimento pelvico può dare diverse patologie, quali:

  • Incontinenza urinaria e fecale da sforzo, da tosse, starnuto o sollevamento di un peso
  • Incontinenza da urgenza, quando si deve correre in bagno con uno stimolo impellente e non si riesce ad arrivare in tempo
  • Incontinenza mista, quando sono presenti sia l’incontinenza da sforzo che da urgenza
  • Prolassi: discesa dalla sua normale sede anatomica, della vescica, dell’utero e del retto
  • Secchezza vaginale
  • Vaginismo
  • Vulvodinia
  • Dispareunia: dolore durante i rapporti sessuali
  • Cicatrici post-episiotomie
  • Distrofia vulvo-vaginale

 

COME SI PUO’ INTERVENIRE?

Per riabilitare il pavimento pelvico si può intervenire con una riabilitazione attraverso esercizi guidati della muscolatura perineale:
  • Biofeedback, che prevede l’esecuzione di esercizi guidati a video, da una macchina apposita
  • Elettrostimolazione funzionale, per ottenere una migliore attività muscolare
  • Radiofrequenza, che incrementa il muscolo attraverso lo sviluppo di calore endogeno
  • Elettroporazione, che permette l’assorbimento in profondità di preparati che possono essere di tipo omeopatico, fitoterapia e farmacologico
  • Ultrasuoni, che combattono la lassità dei tessuti dando tonicità con l’aumento delle fibre muscolari e del collagene
 
Ostetrica Arcangela Martino

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